Secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), sono circa 177 milioni le persone affette da diabete in tutto il mondo. Un numero che sembra destinato a raddoppiare entro il 2025, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, a causa non solo della crescita di popolazione e dell’invecchiamento, ma anche di diete poco idonee, obesità e sedentarietà. Se nei Paesi industrializzati i diabetici saranno principalmente persone oltre i 65 anni di età, nei Paesi in via di sviluppo questa malattia interesserà soprattutto persone tra i 45 e i 64 anni, nel periodo più produttivo della loro vita. Secondo l’International Diabetes Federation, i cinque Paesi con il più alto numero di diabetici sono l’India (32,7 milioni), la Cina (22,6 milioni), gli Stati Uniti (15,3 milioni), il Pakistan (8,8 milioni) e il Giappone (7,1 milioni). Inoltre, nonostante il diabete risulti la quarta causa di morte nella maggior parte dei Paesi ricchi, il 50% dei diabetici non è consapevole della propria condizione, con punte dell’80% in alcuni Paesi.
In Svizzera si contano circa 250-300’000 persone affette da questa malattia. Secondo uno studio realizzato all’Istituto di medicina preventiva e sociale di Zurigo ogni anno si registrano 20’000 nuovi casi. Tenendo conto che solo circa la metà di questi casi viene diagnosticata, ci sarebbero in effetti in Svizzera più di mezzo milione di diabetici.
Se in Svizzera il diabete costa più di un miliardo di franchi all’anno, in Ticino per ogni dieci franchi spesi per la salute, un franco è destinato ai costi di questa malattia. Il numero di diabetici sparsi sul territorio ticinese è di ca.12-15’000, di cui un terzo ignora di esserlo.
Profilassi
Un’alimentazione non equilibrata e l’insufficiente esercizio fisico sono le principali cause del diabete; l’obesità ha la maggiore responsabilità del dilagare della malattia nei paesi occidentali. Solo una corretta prevenzione attraverso l’educazione e la scelta di uno stile di vita più sano permette di combattere in modo efficace la malattia. Consigli dietetici mirati ed esercizi fisici frequenti si sono dimostrati contromisure efficaci.
Oggi si sa con certezza che per migliorare la propria salute e per cercare di evitare (inibire) l’insorgere del diabete basterebbe una moderata attività fisica (già insita nella nostra normale giornata): il movimento giornaliero deve durare almeno 3 volte 10 minuti o 30 minuti in un solo colpo ed il polso e respirazione devono essere leggermente accelerati. La dieta deve essere variata e sana: per controllare il peso è necessario distanziarsi dalla nostra alimentazione errata con cibi ipercalorici a base di alimenti raffinati, consumo eccessivo di zucchero (ah, quelle bevande zuccherate che rovinano anche i denti !), di grassi, carenza di fibre , ma piuttosto cercare di mangiare variato e sano, bere molta acqua, aumentare il consumo di frutta e verdura e ridurre i grassi animali preferendo gli oli vegetali. L’80% dei diabetici di tipo 2 sono in soprappeso!!
Campagna sul diabete in Ticino
In effetti la malattia si sviluppa in modo insidioso, lento (può durare anni), senza sintomi ed evolve all’insaputa del paziente. Per evitare il rischio elevato e per ottenere una diagnosi precoce della malattia – indispensabile per poterla trattar nel modo più adeguato – è più che giustificata una sensibilizzazione a tappeto (depistaggio sistematico o “screening”) di tutta la popolazione adulta .
È questo uno dei motivi alla base della campagna “Sicuro di non avere il diabete ?”, promossa dall’Ordine dei farmacisti in collaborazione con l’Ordine dei medici del Cantone Ticino che si è svolta nel novembre 2008 in tutte le farmacie della Svizzera italiana.
Grazie alla totale adesione dei farmacisti e delle loro collaboratrici, ogni cittadino, anche se residente nelle aeree più discoste, ha avuto la possibilità di recarsi in farmacia e farsi misurare la propria glicemia senza alcun costo e senza bisogno di appuntamento. Con un semplice prelievo del sangue dal polpastrello – un metodo semplice, rapido, attendibile e indolore – è possibile, in un paio di minuti, individuare eventuali livelli anomali di glucosio nel sangue. Tramite un apposito formulario che ognuno può compilare in farmacia con l’aiuto del farmacista o di una sua assitente, si è verificato se il soggetto è a rischio per il diabete e se occorre un approfondimento medico.
La farmacia mette a disposizione della propria clientela un personale competente che ha seguito corsi di perfezionamento teorici e pratici sulla malattia del diabete, sulla misurazione della glicemia e della pressione arteriosa.
Con questa campagna, il farmacista e il suo team si sono ingaggiati ancora una volta in prima persona per favorire la prevenzione e la promozione della salute. La farmacia stessa si trasforma così in un vero e proprio centro della salute, dove non solo si dispensano medicamenti ma anche e soprattutto utili consigli per preservare il nostro bene più prezioso, la salute, appunto!
Ennio Balmelli, portavoce dell’OFCT