Medicinali Scaduti

Il ritiro e lo smaltimento dei medicamenti scaduti è un servizio che dovrebbe essere a carico dei Comuni. Visto però la natura dei prodotti, l’Ordine dei Farmacisti, in collaborazione con l’unico grossista completo presente in Ticino, promuove – da decenni – un servizio di ritiro gratuito. Indipendentemente da dove sono stati acquistati, tutti i medicamenti vecchi, scaduti, inutilizzati o appartenuti a persone decedute vanno consegnati in farmacia dove vengono selezionati e privati degli imballaggi. Questi farmaci, posti in appositi contenitori, vengono poi presi a carico dal grossista Unione Farmaceutica Distribuzione di Barbengo e fatti proseguire – per il tramite del Cantone – verso speciali altiforni in Svizzera interna. L’anima dei farmaci è costituita da sostanze chimiche a volte potenzialmente pericolose: è dunque di estrema importanza non gettarli nella comune immondizia ma consegnarli a personale competente ed istruito alla manipolazione. L’ecosistema non può che trarne giovamento.
 

La prescrizione di farmaci ha lo scopo di curare le malattie (abbassare la pressione arteriosa, trattare il diabete o fermare un’infezione) oppure di migliorare la qualità di vita (calmare il dolore, indurre il sonno, togliere i sintomi di un’allergia). Ciò detto, si constata come ogni anno molte tonnellate di farmaci finiscono all’inceneritore. Perché ?

Tizio teme gli effetti collaterali della sua cura, Caio si rifiuta d’ingurgitare troppe sostenze chimiche, Sempronio dimentica spesso di prendere le sue pastiglie e Aulo Agerio pensa che la metà della dose sia ampiamente sufficiente per raggiungere lo scopo. Se i nomi sono tratti dal Diritto romano, le ragioni che incitano un buon numero di pazienti a non seguire alla lettera il trattamento prescritto dal medico sono ben reali. In Svizzera si stima siano ca. 500 i milioni di franchi di medicamenti che finiscono nella spazzatura ogni anno. I farmaci rappresentano infatti gli scarti più costosi, anche se il farmacista ve li ritira gratuitamente e li manda in centri di smaltimento specializzati. Al di là di uno spreco finanziario di non poca entità, il non rispetto della cura crea di fatto costi straordinari dovuti alle conseguenze delle terapie incomplete: ricoveri d’urgenza o supplementi terapeutici.

Se vi riconoscete in uno dei profili visti in apertura, vi consigliamo vivamente di rivolgervi al vostro farmacista. Domandategli spiegazioni sulle compresse, pastiglie o capsule che dovete prendere, domandategli chiarimenti sulla terapia in corso. Meglio siete informati e più sarete motivati a seguire correttamente il trattamento. Ciò vale in particolar modo per i pazienti che soffrono di malattie senza sintomi evidenti (colesterolo, pressione alta, osteoporosi, eccetera). Di solito, il numero di pezzi presenti in una confezione è pensato per coprire una singola terapia.

Infine, se vi capita di dimenticare spesso di prendere le vostre compresse, non esitate a chiedere un dosatore settimanale. La farmacia stessa può aiutarvi a preparare i vostri farmaci in una scatola già suddivisa per i giorni della settimana e con gli orari di assunzione. Ciò vi facilita il compito, vi permette di tenere sotto controllo la terapia e toglie … foraggio alle pattumiere!

 

Ennio Balmelli, portavoce dell’OFCT

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