La consulenza di polimedicazione

La rossa o la bianca? Nonna Rita non sa più quale delle due pillole deve prendere prima della colazione. Ci sono altre tre confezioni di farmaci sul tavolo. Non osa chiedere al suo medico perché il trattamento è in corso già da tre mesi. Nonna Rita soffre di pressione alta e di osteoporosi (decalcificazione delle ossa). Dopo qualche esitazione, decide di prendere la compressa rossa e di lasciare da parte la bianca. Così facendo, non rispetta il trattamento prescritto e ne compromette la riuscita.
Nonna Rita, 78 anni, avrebbe fatto meglio a chiedere una “Consulenza di polimedicazione” proposta in farmacia da qualche mese. Questa prestazione include un colloquio di spiegazioni e consigli di circa 20 minuti con un farmacista ed è destinato ai pazienti che – come nonna Rita – devono prendere almeno quattro medicamenti per più di tre mesi. Parecchi studi mostrano infatti che circa la metà dei trattamenti di lunga durata non sono seguiti correttamente: un’irregolarità che può dimostrarsi pericolosa per la salute dei pazienti. È il caso, ad esempio, del trattamento della pressione alta, per cui l’interruzione può causare danni irreversibili o crisi cardiache.
La consulenza di polimedicazione permette a nonna Rita di ottimizzare il suo piano di trattamento. Il farmacista le consacra il tempo necessario per trovare le soluzioni ai problemi che possono insorgere quando prende le sue medicine. Sul protocollo di consulenza – che lei firma – sono annotati gli obiettivi da raggiungere: il farmacista è stato convincente e quindi lei è fermamente intenzionata a rispettare il trattamento.
Il colloquio costa 48.60 franchi e la cassa malati lo rimborsa al massimo due volte all’anno.
Spesso è molto difficile prendere correttamente più farmaci suddivisi in diversi momenti della giornata, soprattutto per le persone più anziane. Anche in questo caso, i consigli del farmacista possono risultare molto preziosi.

Ennio Balmelli

Portavoce dell’OFCT

 

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